16 Italiano

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Il Campo e il lavoro  Henrique ha molti amici.  Da quando ha incominciato a studiare all'Università, è andato molto d'accordo con Carlos, un amico di Ourense, figlio di contadini.  Alla fine del corso, Carlos torna in paese. Lui è un aiuto essenziale in casa, in questo periodo  in cui ci sono tanti lavori da fare.  Il padre e fratello più giovane non sono capaci di fare tutto.

A giugno, appena arrivato, suo padre aveva affilato  le falci ed i tre uomini  andavano al campo della Perulleira per falciare l'erba.  Al prato della Veiga mettono la macchina falciatrice, ma a quello della Perulleira, siccome è così ripido, lo devono falciare a mano.  Carlos già è stanco di  predicare a suo padre che i terreni dove non entrano le macchine, è meglio lasciarli senza coltivare.  Il padre non si convince. Dice  sempre che  se c'è  l'erba non sarà  un cattivo anno.

Verso le dodici, falciando già tutto il campo, che non è grande, ognuno prende il suo forcone e stendono bene l'erba affinchè entri il sole. Il giorno dopo,  la girano ed al terzo la raccogliono tutta. Quest'anno hanno riempiuto cinque carri, è stato molta la siccità, ma  mi ricordo di fino a sette o otto quando si curava bene dell'irrigazione.  Venuta la sera, hanno messo il giogo alle vacche e le hanno messe al carro.  Carlos guidava una coppia di loro, benchè quasi non potesse maneggiare il bastone, tante erano le ammaccature che aveva.  Dice la verità il proverbio, "Chi non è abituato ai calzoni, il punto gli fa piaghe".

Pochi giorni dopo, hanno  incominciato a mietere. Adesso non fa paura perchè si semina poco, ma prima, siccome si scavavano campi in montagna  fino a trenta o quaranta ferrados, la cosa non era desiderabile.  Nel terreno di Carlos che è sull'argine del fiume, rapidamente si maturano il grano e l'orzo.  Al mercato di San Pedro si comprano i falcetti perchè appena cominciato luglio mietono le prime paglie.  Il fratello di Carlos dice che a lui questa cosa  non gli va, siccome già è stanco di mietere, girare fasci, legare in fasci e ammucchiarli, e oltre a tutto questo, dovere trebbiare,è  ciò  che  lo fa arrabbiare  di più.  "Se non comprano un trattore, io vado in Germania".  Il padre e la madre di Carlos, se non vedono il grano nei depositi, non dormono tranquillamente.  Dicono che uno non si è mai sicuri che  una tempesta di grandine  sgrani le pannocchie nei campi.

Dopo aver  trebbiato, Carlos non prende altro attrezzo in manno.  Siccome ha l'esame della patologia si dedica allo studio perchè fra poco, sarà il periodo degli esami.  Nel frattempo, il padre e il fratello prendono il concime per seminare le rape, approfittando del fatto che c'è stata una tempesta di pioggia e che    ha inumidito la terra.  Mettono molto concime affinchè crescano buone cime di rapa.  È  di legge il proverbio del nonno di Carlos: "Nel concimare e nel sarchiare, non dovete fare alla carlona, se volete raccogliere."  A gennaio incominciano a crescere i tronchi ed a uscire le foglie.  In primavera, fioriscono.  Ogni pianta da almeno cento fiori gialli.

Per  finire l'estate, devono ancora  raccogliere le patate.  Quest'anno ce ne sono molte.  Ringraziarono la sarciatura che avevano fatto  in primavera.

Che contenti saranno i miei maialini e vitelli!  diceva la madre di Carlos, quando vedeva il deposito così pieno.

Bè, vedremo dove teniamo il granone- diceva il padre- siccome già lo stanno mangiando le gazze al prato dell'agra, ed io senza provare il pane di mais e  le papas (un purè dolce di mais)  non  le voglio perdere.

Il giorno dodici di ottobre, Carlos ha dovuto  partire di nuovo per Santiago. È andato via pensando a quanto erano contenti  quelli della sua famiglia con tanta abbondanza.  Quando l'autobus saliva e scendeva le colline vicino al fiume Miño, guardava i vigneti, e quanto erano piene   le viti con i grappoli dell'uva matura. Allora si è ricordato della canzone che aveva imparato da piccolo e la canticchiava sottovoce:
-Vendemmiate, vendemmiatori
alla vendemmia di mio padre,
Il vino va nella zucca,
e il pane nella cassetta va.

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Juan A. Thomas, Ph.D.

Juan A. Thomas, Ph.D.

Associate Professor of Spanish, Chairman of the Foreign Language Department
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